Vogliono limitarci la libertà di pensiero, non c'è che dire.
E non parlo di politici o persone che comunque ci vogliono far credere ai loro comodi per i loro interessi, ma alle persone comuni. A quelle con cui si passa la maggior parte della propria esistenza (amici, famigliari un pò meno, conoscenti, insegnanti), e che cercando di tagliarci le ali non appena iniziamo a sollevarci di qualche centimetro da terra.
Se una bambina sogna di fare una pastorella, ecco che subito arriva l'adulto a troncare le ali e dirgli che le pastorelle non esistono quasi più, che non si guadagna a fare il pastore, che forse è meglio che pensi al suo futuro e che pensi a qualcosa di più redditizio. Allora la piccola si ferma a pensare, piena di quelle parole, e forse senza averne capito nemmeno una mazza, decide di cambiare i suoi sogni e diventare una veterinaria.
Poi però arriva alla maggiore età, al momento di scegliere la via dei suoi sogni, e si vede tagliare la strada da costi dell'università troppo cari, dal bisogno di lavorare per poter tirare avanti... e così magari diventa una casalinga, con tutti i sogni riposti nel cassetto che forse non aprirà mai più.
Stessa cosa per un bimbo che da grande vuole fare l'astronauta: arriva l'adulto, e con le sue "candide" parole dice che è meglio che faccia qualcosa come il calciatore, guadagna tanto per correre solo un paio d'ore. Il bimbo ci ripensa, guarda la tv e dice: "accidenti, quell'adulto aveva ragione!", e cambia totalmente il suo stile di vita, concentra tutta la sua vita nel calcio, studia poco e si concentra nelle partite (con questo non voglio dire che i calciatori non abbiano studiato, ma a volte basta sentirne parlare qualcuno per confermare il concetto). Poi, non conoscendo nessuno ai piani alti, è costretto ad abbandonare il calcio. Senza un titolo di studio, ormai troppo lontano dal ricominciare a rincorrere quel sogno di diventare astronauta, si ritrova a fare il manovale per qualche muratore (lavoro dignitosissimo, io stessa son figlia di un muratore che è stato manovale, ma sicuramente non è quello che mio padre sognava quando era piccolo).
Ma non sono solo i bambini ad essere fermati nelle loro fantasie: i ragazzi, che sognano una vita serena, facile, e che spesso invece, per scelte sbagliate suggerite da altri, si ritrovano a vivere male in un buco fatiscente chiamato casa, senza soldi, senza energie, e a volte anche senza dignità.
Non ascoltate gli altri. O perlomeno, sentite che cosa vi dicono. Una battuta di una commedia di Shakespeare dice: "Confesso di aver molto sentito, mio signore, ma ben poco ascoltato". Nel senso, sentite quello che gli altri vi consigliano, ma ascoltate il vostro cuore. Ascoltate ciò che sentite voi dentro e inseguite i vostri sogni... che sognare non fa mai male.
~©Crix~
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